Il tappeto è un manufatto che ha una struttura in lana o cotone, nella quale vengono annodati filati in seta o lana che creano il disegno.
Queste opere si differenziano per provenienza geografica e sistemi di realizzazione, i grandi tappeti dei laboratori di tessitura potevano raggiungere dimensioni molto più grandi e una riduzione di fili al centimetro molto superiore grazie all’utilizzo di telai verticali.
I tappeti di provenienza da comunità nomadi, venivano realizzati su telai orizzontali e proprio per il tipo di vita che facevano queste popolazioni non superavano mail una certa dimensione.
Il tappeto è un elemento che ha fatto parte della quotidianità delle civiltà dell’Anatolia e dell’antica Persia, ma è anche stato un simbolo di prestigio e potere economico, non era raro infatti che durante il rinascimento venisse usato come dono d’ambasceria per scambi commerciali con l’Europa.
Il restauro dei tappeti è particolarmente articolato, in quanto pur essendo un’opera bidimensionale l’altezza dei nodi fa rifrangere la luce in maniera differente creando una moltitudine di sfumature di colore.
Le prime fasi di intervento prevederanno lo studio e la spolveratura del tappeto, si proseguirà con un test di stabilità dei colori e la messa in sicurezza delle aree più degradate. Successivamente si eseguirà un lavaggio per immersione in apposite vasche e finalmente con l’intervento di restauro che potrà essere conservativo o integrativo a seconda dello stato di conservazione e delle scelte della proprietà. In fine a seconda delle esigenze di esposizione sarebbe possibile prevedere un sistema di sospensione verticale o orizzontale.
